giovedì 26 dicembre 2013

2014: Ritrovare i Talenti!


Quest'anno l'ingresso della Luna Nuova  si formerà,proprio, il primo Gennaio
con un grande raggio nel cielo. La Luna Nuova Congiunta con Mercurio e Plutone opposto a Giove il tutto in medio cielo in Capricorno farà si che che dal basso delle viscere il grande Giove in Cancro farà emergere tutto ciò che è ristagnante, poco produttivo al nostro ciclo animico,un processo gia incominciato da diverso tempo,tutto finalmente verrà svelato,tutto si manifesterà e se nel profondo del cuore i dubbi possono assalire questo processo evolutivo,quel seme insito dentro noi avrà comunque la forza di emergere,date vita ai vostri talenti,non abbiate paura.
L'acqua scorre,e con essa la voglia di ripulire di rigenerare,e se dal fondo la luna chiama luna date libertà alle intuizioni,alla magia del cuore alla forza dei sentimenti.
Un altro raggio importante parte tra ascendente e discendente,Marte in Bilancia contrapposto a Urano in Ariete amplificano il senso di materia e spirito, una densità tale da generare energia illimitata,che va canalizzata. Gli eventi si muovono velocemente, proprio questo movimento che da origine alla quinta essenza:incominceremo a conoscerla,a farne uso,ad applicarla. Le porte sono spalancate,spetta a noi oltrepassarle!
Con amore Carla

Buon 2014!

lunedì 16 dicembre 2013

L'ASPETTO - MAESTRO

Ci troviamo in un momento particolare umano per chi è nel risveglio e la consapevolezza raggiunta fa
Si leggono libri di maestri passati ed anche contemporanei, si condividono proprie esperienze e consapevolezze e dentro di noi abbiamo un'immagine precisa del maestro interiore. Ci vediamo realizzati, abbondanti tramite la conoscenza della legge di attrazione.......ma poi qualcosa si sfalda, non rispecchia la nostra idea di maestro, che è successo? Manca la pazienza, forse c'è ancora poca fiducia oppure......oppure abbiamo semplicemente creato un altro aspetto di noi stessi, l'aspetto del maestro evoluto, risvegliato, illuminato e tendiamo a recitare quel ruolo che dentro la nostra mente aveva un'idea ben precisa, ossia parlare sempre bene, essere amato, stimato ed apprezzato da tutti, richiesto nelle conferenze....ecco, forse l'idea ha prevalso sulla realtà ed un altro aspetto puramente mentale si è incuneato dentro di noi ed a rilevarlo non è neanche facile, perchè nella ricerca del risveglio ci si aspetta proprio che avvenga come la nostra consapevolezza ci suggerisce, quindi non facilmente individuabile.
Così anzichè abbandonarci alla propria anima, inconsciamente vogliamo guidarla nei meandri della nostra mente e magari ci arrabbiamo anche, se l'anima non esegue le nostre aspettative.
Proseguiamo fiduciosamente nel nostro risveglio, però osserviamo attentamente se dentro di noi stiamo creando l'aspetto del maestro illuminato per poi conformarci all'aspetto anzichè alla nostra anima, perchè altrimenti questo sarà un ulteriore aspetto creato dalla mente che poi dovremo integrare.
Siamo fiduciosi, ma anche osservatori in noi stessi!
si che sia anche supportata dalla scienza, fisica quantistica, tecnologiao altro.

Fonte:  http://averate.blogspot.it/2013/11/laspetto-maestro.html?showComment=1387185177219#c3560721542647117089

mercoledì 4 dicembre 2013

VENIRE RIPARTORITI NELLE COPERTE: RITO DI YULE

La notte di Yule è il momento simbolico della rigenerazione.
Come il Nuovo Sole viene celebrato alla sua nascita nella notte più lunga dell'anno, anche noi possiamo celebrare la rinascita di noi stessi, il rinnovamento ciclico della nostra luce interiore, che

rinasce dopo il lungo periodo di introspezione che fa capo a Samhain.


Un gioco non privo di risvolti divertenti, ma che incide nel profondo, è quello della rinascita simbolica, una performance che ci fa rivivere il parto. I partecipanti debbono essere almeno tre, ma si può fare anche con un gruppo numeroso di amici e, se si intende andare nel profondo, anche all'interno di un Cerchio sacro.

Si stendono a terra delle coperte morbide con un bordo rivolto a Sud, e si lascia per ultima una grande trapunta.
Ognuno dei partecipanti attivi al gioco (nascituri) sarà provvisto di una candela bianca, personale opportunamente caricata, che depositerà a Sud del "letto da parto" costruito con le coperte, dove ci sarà un altare con una grande candela gialla accesa, la candela di Yule, che simboleggia il nuovo Sole.
Due persone, meglio se due donne, si metteranno ai lati delle coperte (Est e Ovest) e faranno da levatrici.
I partecipanti, a turno si sdraieranno accoccolati sul letto con la testa verso Sud. Le levatrici copriranno completamente il nascituro (testa compresa) con la grande trapunta ben tesa e ben chiusa e si siederanno sopra di essa, mantenendosi sempre a lato del "nascituro" e stringendolo un poco sotto di essa.

Si è formato così un grande utero, morbido e buio, nel quale il nascituro resterà un po' di tempo immaginandosi di essere in un grembo materno (della mamma, del Femminile, della Dea...). Dopo un periodo adeguato di meditazione (non più di qualche minuto, anche meno se si è in molti), comincerà a muoversi leggermente segnalando di essere pronto a nascere e le levatrici inizieranno ad accarezzare simultaneamente la trapunta da Nord verso Sud (dai piedi verso la testa), con un'onda di carezze che simula l'onda delle contrazioni uterine. Nel frattempo baderanno a pesare sulla coperta, rendendo al nascituro i movimenti un po' faticosi ma lasciandogli un po' di spazio in cui procedere sopra la testa.

Il nascituro cerca di striciare fuori spingendo la testa verso l'orlo della coperta e contorcendosi, mentre le levatrici lo accompagnano con le mani ma lo contrastano leggermente con il peso e con la tensione della trapunta.
Naturalmente ci deve essere un accordo, stabilito precedentemente, per cui se il nascituro patisce troppo di costrizione o si sente claustrofobico possa dare uno stop e il gioco venga immediatamente interrotto!
Ma, se il nascituro sta bene, quanto più deve combattere per uscire tanto più sarà significativo per lui il "parto". Se le contrazioni vanno per le lunghe le carezze delle levatrici diventano spinte di aiuto. Alla fine il nascituro esce con la testa dalle trapunte e le levatrici lo assecondano aiutandolo a uscire completamente e facendolo sedere davanti alla candela di Yule.

IL SEGRATO DI FLORA di Enya


Gli amanti nell'erba alta
guardano sopra di loro.
Solo loro possono vedere
dove stanno andando le nuvole,
solo per scoprire
che polline e luce

fanno sempre il cielo così blu.
Il pomeriggio è nebbioso, il fiume scorre.
Tutt'intorno i suoni si avvicinano,
narrando loro la storia raccontata da Flora:
sogni che non hanno mai conosciuto.

Salici d'argento, Lacrime di Persia
quelle che vengono da una terra lontanissima...
Un Cantarello invernale giace sotto la coperta...
Anemoni in blu.
Qualcosa conoscono come passione
qualcosa come libertà.
Qualcosa conoscono come amore
e il ricordo che ha lasciato in loro.

Fiocchi di Viburno estivo
per una stagione,
quando sopra il cielo è blu,
quando sopra il cielo è blu.

Giacendo nell'erba alta accanto a lei,
lui le dà il nome
del Fiore che Ama la Luna.

Questo sarà il giorno che lei ricorderà:
quando sapeva che suo cuore l'amava
nell'erba alta, accanto a lei,
sussurando dell'amore
e di ciò che lasciava in loro.

Sdraiati nell'erba alta, nella luce del sole.
loro credono che sia vero amore,
e da tutto intorno a loro
il segreto di Flora racconta loro dell'amore
e del modo in cui respira
e guardando in alto, dagli Occhi di Amaranthus,
loro possono vedere che il cielo è blu
sapendo che il loro amore è vero.

Sogni che non hanno mai conosciuto,
e il cielo sopra è blu.

martedì 3 dicembre 2013

BAGNO RITUALE

Non vi è posto migliore per rilassarsi ed eliminare lo tress della giornata che nella nostra vasca da bagno con

* 5 gocce di olio essenziale che avete scelto in 10ml di olio di base,oppure provate una delle miscele proposte sotto.
Per la doccia,unite 12 gocce d'olio essenziale a 30 ml di sapone liquido.

*Prima di entrare nella vasca o nella doccia,stimolate la pelle passandovi una spazzola per il corpo in setole di fibra naturale con movimenti rapidi e circolari.

Per godere appieno degli effetti degli oli essenziali,evitate di usare acqua troppo calda e fate stemperare bene la miscela.

MISCELA RILASSANTE
oli essenziali:2gocce di fiori d'arancio e di sandalo;1goccia si salvia sclarea
oli dibase:10ml di olio di mandorle

PER GLI ARTI DOLORANTI
oli essenziali:2gocce di lavanda e di rosmarino;1goccia di maggiorana
oli di base:10ml di mandorle dolci

MISCELA RIGENERANTE
oli essenziali:2gocce di rismarino e di ginepro;1goccia di geranio
oli di base:10ml di mandorle dolci

BAGNO LATTE E MIELE
oli essenziali:10-25gocce di geranio
base:1 cucchiaino di detergente liquido
110ml di olio di mandorle dolci
25ml di vodka
55ml di latte
1cucchiaino di miele
1uovo

Miscelate gli ingredienti in un frullatore a bassa velocità.Qesto preparazione è sufficente per 8 bagni
acqua calda e profumata.Gli oli essenziali diluiti,aggiunti all'acqua singolarmente o in miscela,possono calmare la tensione nervosa e i dolori muscolari e svolgere un'azione stimolante o sedativa.
Provare per credere!

NON TI ARRENDERE MAI

Non ti arrendere mai,
neanche quando la fatica si fa sentire,
neanche quando il tuo piede inciampa,
neanche quando i tuoi occhi bruciano,
neanche quando i tuoi sforzi sono ignorati,
neanche quando la delusione ti avvilisce,
neanche quando l’errore ti scoraggia,
neanche quando il tradimento ti ferisce,
neanche quando il successo ti abbandona,
neanche quando l’ingratitudine ti sgomenta,
neanche quando l’incomprensione ti circonda,
neanche quando la noia ti atterra,
neanche quando tutto ha l’aria del niente,
neanche quando il peso del peccato ti schiaccia…
stringi i pugni, sorridi e ricomincia!


S. Leone Magno 

sabato 30 novembre 2013

L'ABBRACCIO ANALFABETA

Quando uno non ha abbracciato nessuno

da giovane, per anni, per decenni,
perché bloccato, per l’educazione,
per timidezza, per la solitudine,
perché in famiglia non si usa o per altri
motivi, quando finalmente abbraccia
- perché, a un’età qualsiasi, succede
che si sciolgano i nodi - allora lui
mentre abbraccia, è come i sordomuti
quando imparano col metodo vocale:
fanno vibrare le corde e ci contano
di emettere quel suono, ma non è che lo sentono:
guardano l’altro e se l’altro ha capito
sono felici: ci sono riusciti,
con l’impegno e il puntiglio, a fare il suono.


Così l’analfabeta degli abbracci, quando finalmente si decide,
non ha gesti spontanei, studia come
muovere il braccio, la spalla, come stringere
di più o di meno, è stupito e impaurito
- benché felice - del contatto del corpo
sul corpo. È felice, è più felice di altri
che hanno sempre abbracciato, fin da piccoli:
è felice, è una conquista: ma recita
l’abbraccio, è in ansia che gli venga bene,
in pratica lo mette in scena, e gli altri
se ne accorgono, a volte se ne accorgono
e credono che sia un abbraccio finto:
invece è il più felice degli abbracci:
lui ci è arrivato per strade difficili
e quasi piange mentre riesce a fare
ciò che per altri è una cosa normale.

Se incontri uno così, devi capire
che non è finto, è il più vero dei veri:
lui finge ciò che veramente fa
perché non lo sa fare senza fingere:
è un po’ come il poeta di Pessoa,
ma è così vero che dopo l’abbraccio
riuscirebbe a volare per la gioia:
però nessuno se ne accorge mai
perché, come l’abbraccio, anche lo sguardo
e gli altri gesti sono troppo incerti,
sgrammaticati, come di straniero,
e si resta perplessi, diffidenti.

Sono persone che fanno fatica
nelle cose più semplici, che mai
ti aspetteresti. Poi da soli in casa
cantano, ridono, scrivono versi.

Carlo Molinaro, " L’abbraccio analfabeta"

martedì 12 novembre 2013

Camminare nel Bosco

“… Camminare tra le creature vegetali … 
sorprenderne il pensiero occulto e 
indovinare il sentimento muto che regna 
sotto le scorze … contemplare … la 
natura con tale continuità da giungere a 
riprodurre in me il palpito … di tutto ciò 
che è creato … Non è questa, forse, una 
vita superiore? …” 







[Gabriele D'Annunzio ne: Il trionfo della morte]

Ma..Se fossi un aratore...

"Se fossi aratore, 
giardiniere o sarto, 
nessuno farebbe caso a me, 
mi si osserverebbe poco, 
mi si biasimerebbe raramente, 
potrei facilmente piacere a tutti .
Ma poichè delimito il campo della natura,

 provvedo al nutrimento dell'anima,
 incoraggio la cultura dello spirito 
e sono un fine conoscitore delle coltri dell'intelletto, 
chi mi scorge mi minaccia, 
chi mi scruta mi assale, 
chi giunge alla mia altezza mi morde 
e chi mi comprende mi divora".
 

Giordano Bruno

Dalla Dea Madre alla Vergine Maria: un archetipo che accompagna l'umanità

Una delle caratteristiche essenziali del cattolicesimo odierno è il 
culto della Vergine
Collezioni Comunali d'Arte Diana (Michele Desubleo)
Maria. 

Esso è anche uno dei principali motivi di disaccordo teologico con le chiese protestanti insieme al culto dei santi. La differenza, su cui in questa sede non ci dilungheremo, è di carattere filosofico- teologico e si riassume in una domanda:
“Può l’uomo arrivare a Dio da solo o necessità di entità mediatrici che intercedano per lui e gli indichino la direzione del percorso?”
A tale domanda ognuno può fornire la sua risposta.
Ma vediamo ora di capire il motivo storico di questa differenza.

“Da dove origina nella religione cattolica “romana” il culto della Vergine Madre di Dio?”
Tale concetto fu proclamato ufficialmente dalla chiesa cattolica con il Concilio di Efeso nel 431. d.C. E' importante specificare che l'incarnazione di Gesù è cosa diversa dalla semplice manifestazione del divino in forma umana comune alla mitologia di molte religioni pagane o dal concetto di “avatar” della religione induista. Nel primo caso si tratta di “apparizioni” temporanee, nella religione induista si tratta invece di discesa del divino nel mondo umano. 
Il Cristo è qualcosa di diverso non è Dio che scende in terra (come l’avatar) ma una sua emanazione (il Figlio) che ha luogo sui due piani materiale e spirituale, ma che è di carne e sangue. Tale concetto rispecchia dunque la mentalità storico-materialista dei romani piuttosto che quella degli ellenici. 
Non a caso di tale concetto non si trova traccia nel primo cristianesimo fondato da San Paolo (greco) ma appare solo successivamente a seguito della “romanizzazione” della religione cristiana.
Il Dio incarnato trova alcuni fondamenti nell’importanza data al “femminino” nella dottrina gnostica in cui è presente l’idea della “Dea Madre” in grado di guidare l’uomo verso la conoscenza suprema. “Sophia” è la saggezza creatrice che forma la Sacra Trinità familiare Padre-Figlio-Madre. La Madre, nella religione cristiana degli albori, viene privata del suo connotato femminile per divenire “neutro” pneuma cioè lo Spirito Santo.  


 L’apice della negazione del ruolo del femminile (Dea Madre) si ebbe con l’eresia Ariana. Ario rifiutava la natura divina di Gesù considerandolo un semplice profeta di conseguenza rifiutava anche il ruolo dello Spirito Santo e di Maria.
La reazione della chiesa romana alla concezione Ariana fu netta e dovuta ad una cultura fortemente radicata in idee molto più antiche del cristianesimo come il Mitraismo, il culto di Cibele e quello enterno della Dea Madre presente anche nella dottrina gnostica.
Non per caso, il femminile ritorna a Efeso, in terra gnostica con una concezione del ruolo di Maria che si presta a forti parallelismi con il concetto archetipo ed onnipresente di Dea Madre di tutti gli uomini che trova la sua espressione nei culti mariani odierni.


Prima di Gesù anche Mitra e Horus nacquero il 25 Dicembre da madre vergine.
 La religione mitraica ebbe un forte influsso sulla religione cattolica romana, le due religioni convissero per circa due secoli, competendo per divenire religione ufficiale dell’Impero. La religione tradizionale romana era infatti ormai decaduta dal punto di vista spirituale e ridotta alla mera veste rituale e celebrativa il cui significato spirituale era stato dimenticato. 
Per colmare tale vuoto altre religioni si contendevano il primato e convissero per più di due secoli La competizione si risolse con il sincretismo delle dottrine mitraiche e del culto di Cibele nel cristianesimo. Il personaggio di Mitra ha moltissime analogie con quello di Gesù:
- era l’incarnazione del Sole;
- nacque il 25 dicembre, giorno del solstizio d'inverno secondo i calndari dell’epoca;
- alla sua nascita fu adorato dai pastori, che gli recarono in dono le primizie dei greggi e dei frutti della terra
- ascese in cielo, venne posto sul trono accanto al dio del Sole, cioè, divenne partecipe della sua onnipotenza, e infine fu parte di una Trinità.
- un giorno sarebbe tornato a risvegliare e a giudicare i morti .
- era il demiurgo fra cielo e terra, fra Dio e l'umanità, il Redentore del mondo e il Salvatore;
- era accostato all'immagine del gallo e delle chiavi, entrambi simboli del dio del Sole;
- fece scaturire l'acqua dalla roccia come il miracolo della rupe di Mosè e il miracolo della fonte di S. Pietro;
- fu assassinato dai suoi nemici che gli trapassarono il costato con una lancia;
- resuscitò al terzo giorno
- il giorno consacrato al Dio Sole era il dies solis (ted. Sonntag; ingl. Sunday), celebrato in modo particolare nel culto di Mitra come primo giorno della settimana, e in seguito definito «il giorno del Signore» (dies dominica) dai cristiani.


giovedì 7 novembre 2013

Omeopatia e rimedi omeopatici per la candida

In omeopatia quali sono i rimedi omeopatici per la candida? Le infezioni da lievito sono
comunemente causate da un microrganismo conosciuto come candida albicans, questa forma di lievito è sempre presente nel corpo, tuttavia il suo numero cambia e spesso aumenta a dismisura, a causa di uno squilibrio interno fisico che modifica l’equilibrio acido/alcalino. Le cause possono essere: assunzione di antibiotici, cattiva alimentazione, consumo eccessivo di zucchero, pillole anticoncezionali, cambiamenti ormonali o compromessa funzionalità immunitaria.
Le infezioni vaginali da lievito sono un problema comune per le donne, causano prurito, bruciore, arrossamento, irritazione, gonfiore e la produzione di secrezioni vaginali che di solito si presentano con un colore bianco o giallastro.

Candida ed omeopatia:
I rimedi omeopatici possono lenire il disagio e aiutare il corpo a superare l'infezione senza l'uso di farmaci tossici.
Tuttavia se un'infezione vaginale dura più di una settimana, è accompagnata da perdite vaginali con un odore particolarmente sgradevole, da febbre e da un disagio tipico di chi è ammalato, è meglio consultare un medico. Può essere infatti che si tratti di un'infezione causata da qualche organismo diverso da un semplice lievito.
A seguito i rimedi consigliati dall’omeopatia per le infezioni micotiche da Candida Albicans e per informazioni sul dosaggio, si prega di leggere le indicazioni alla fine di questo articolo.
Rimedi omeopatici per la candida:
Borace: si suggerisce l’uso di questo rimedio per le infezioni micotiche della vagina con secrezioni simili al bianco d'uovo e la sensazione che quest’ultime fuoriescano come se fosse “acqua calda”. La vaginite che risponde al borace solitamente appare a metà periodo tra gli intervalli mestruali. La persona che ha bisogno questo rimedio è spesso molto sensibile al rumore e nervosa.
Calcarea carbonica: questo rimedio è indicato, quando la sensazione di bruciore e prurito si manifesta sia prima che dopo il periodo mestruale. Lo scarico delle secrezioni vaginali è latteo, di odore acre, denso e giallo. La persona che ha bisogno di questo rimedio, ha spesso freddo, ha una corporatura robusta, ha desiderio di cibi dolci e si stanca facilmente facendo uno sforzo.
Kali bichromicum: questo rimedio è indicato nei casi di vaginite dove lo scarico delle secrezioni vaginali è giallo ed abbondante; si manifesta con un tale prurito della vulva da causare bruciore. I sintomi possono essere più intensi al mattino. La persona si sente meglio riposando e stando al caldo.
Kreosotum: questo rimedio è indicato per la vaginite con secrezioni dallo scarico acquoso, sottili, con odore sgradevole, così irritante da provocare gonfiore e prurito. I sintomi possono peggiorare al mattino, dopo il risveglio. Le infezioni compaiono con più probabilità prima del periodo mestruale o durante la gravidanza.
Natrum muriaticum: si suggerisce l’uso di questo rimedio nei casi di vaginite con scarico simile ad albume, con prurito e che fa sentire la vagina secca ed irritata. La donna che ha beneficio con questo rimedio sembra spesso riservata, eppure è molto emotiva all'interno. Altre indicazioni utili per indirizzarsi su questo rimedio sono: la preferenza di cibi salati e il non sentirsi a proprio agio all’esposizione del sole.
Pulsatilla:questo rimedio è indicato quando l’infezione da lievito ha sintomi che sono mutevoli. Appare uno scarico bianco o giallastro cremoso, che può essere blando o irritante. La vagina è dolente e le labbra possono dare prurito o bruciore. La donna che trova beneficio con questo rimedio ha un carattere lunatico e a volte piange; necessita inoltre di molte attenzioni ed affetto. Questo rimedio è spesso utile per la vaginite durante la gravidanza.
Seppia: è consigliato nel caso di infezioni vaginali da lievito con secrezioni di colore giallo con prurito, oppure bianche e “cagliate”. La donna che trova beneficio con la Seppia spesso si sente giù ed irritabile, con le estremità, mani e piedi, fredde ed una sensazione di debolezza nella regione pelvica. Lo scarico delle secrezioni può essere più abbondante al mattino ed aumentare quando si è in piedi.
Zolfo: questo rimedio è indicato in presenza di secrezioni dal colore che sembra giallastro, di cattivo odore e che provoca notevole bruciore e prurito. I sintomi possono essere aggravati dal calore e dalla balneazione.
Direzioni sul dosaggio dei rimedi omeopatici utili contro la candida:
Scegliere il rimedio che corrisponde maggiormente ai sintomi.
A meno che non si prenda il rimedio sotto diretta indicazione e sorveglianza di un omeopata, in condizioni di automedicazione è opportuno partire da dosaggi e concentrazioni basse (6C, 12C, 30C).
Molti omeopati suggeriscono che i rimedi dovrebbero essere utilizzati come segue: prendere una dose e attendere una risposta di feed-back dall’organismo.
Se si nota un miglioramento, continuare ad aspettare e lasciare che il rimedio agisca. Se si tarda a vedere un miglioramento significativo o si vede chiaramente che non c’è risposta si può prendere un'altra dose.
La frequenza del dosaggio varia da individuo ad individuo e dalle sue condizioni.
A volte una dose può essere presa più volte nell’arco di un'ora; altre volte una dose può essere assunta più volte al giorno; e in alcune situazioni, una dose al giorno (o meno) può essere sufficiente.
Se non si vede alcuna risposta del corpo o miglioramento entro un ragionevole lasso di tempo, optate per un rimedio diverso.



Fonte:  http://www.inerboristeria.com/omeopatia-rimedi-omeopatici-per-la-candida.html