mercoledì 4 dicembre 2013

VENIRE RIPARTORITI NELLE COPERTE: RITO DI YULE

La notte di Yule è il momento simbolico della rigenerazione.
Come il Nuovo Sole viene celebrato alla sua nascita nella notte più lunga dell'anno, anche noi possiamo celebrare la rinascita di noi stessi, il rinnovamento ciclico della nostra luce interiore, che

rinasce dopo il lungo periodo di introspezione che fa capo a Samhain.


Un gioco non privo di risvolti divertenti, ma che incide nel profondo, è quello della rinascita simbolica, una performance che ci fa rivivere il parto. I partecipanti debbono essere almeno tre, ma si può fare anche con un gruppo numeroso di amici e, se si intende andare nel profondo, anche all'interno di un Cerchio sacro.

Si stendono a terra delle coperte morbide con un bordo rivolto a Sud, e si lascia per ultima una grande trapunta.
Ognuno dei partecipanti attivi al gioco (nascituri) sarà provvisto di una candela bianca, personale opportunamente caricata, che depositerà a Sud del "letto da parto" costruito con le coperte, dove ci sarà un altare con una grande candela gialla accesa, la candela di Yule, che simboleggia il nuovo Sole.
Due persone, meglio se due donne, si metteranno ai lati delle coperte (Est e Ovest) e faranno da levatrici.
I partecipanti, a turno si sdraieranno accoccolati sul letto con la testa verso Sud. Le levatrici copriranno completamente il nascituro (testa compresa) con la grande trapunta ben tesa e ben chiusa e si siederanno sopra di essa, mantenendosi sempre a lato del "nascituro" e stringendolo un poco sotto di essa.

Si è formato così un grande utero, morbido e buio, nel quale il nascituro resterà un po' di tempo immaginandosi di essere in un grembo materno (della mamma, del Femminile, della Dea...). Dopo un periodo adeguato di meditazione (non più di qualche minuto, anche meno se si è in molti), comincerà a muoversi leggermente segnalando di essere pronto a nascere e le levatrici inizieranno ad accarezzare simultaneamente la trapunta da Nord verso Sud (dai piedi verso la testa), con un'onda di carezze che simula l'onda delle contrazioni uterine. Nel frattempo baderanno a pesare sulla coperta, rendendo al nascituro i movimenti un po' faticosi ma lasciandogli un po' di spazio in cui procedere sopra la testa.

Il nascituro cerca di striciare fuori spingendo la testa verso l'orlo della coperta e contorcendosi, mentre le levatrici lo accompagnano con le mani ma lo contrastano leggermente con il peso e con la tensione della trapunta.
Naturalmente ci deve essere un accordo, stabilito precedentemente, per cui se il nascituro patisce troppo di costrizione o si sente claustrofobico possa dare uno stop e il gioco venga immediatamente interrotto!
Ma, se il nascituro sta bene, quanto più deve combattere per uscire tanto più sarà significativo per lui il "parto". Se le contrazioni vanno per le lunghe le carezze delle levatrici diventano spinte di aiuto. Alla fine il nascituro esce con la testa dalle trapunte e le levatrici lo assecondano aiutandolo a uscire completamente e facendolo sedere davanti alla candela di Yule.

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