martedì 9 aprile 2013

Animali Simbolo e Divinità del ciclo Mestruale

Animali Simbolo e Divinità 

Nel tempo furono adottati alcuni animali a simboleggiare l'energia 
di vita che pervade il cosmo: tra questi importante era la femmina 
del cinghiale, sentita come il vaso-utero da cui era nato il mondo. 
L'etimologia ci serve di nuovo come conferma: hys in greco significa 
maiale, hysteron, come già detto, indica l'utero. 
Dal punto di vista rappresentativo il suo dorso curvo era visto come 
la volta del cielo e la sua pancia come la "coppa inferiore" che gli 
astri percorrevano quando non erano visibili dalla Terra che si 
trovava nel mezzo. Il cinghiale femmina li ingoiava con la bocca e 
li partoriva da dietro, in un moto ciclico continuo. La coppa 
inferiore era vista anche come simbolo della Luna Nera, 
corrispondente al flusso mestruale. 
Basandosi sulla ciclicità del periodo mestruale e delle fasi lunari, 
si credeva inoltre che gli esseri viventi alla morte percorressero 
anch'essi la coppa inferiore, o mondo invisibile, per rinascere. 

Altri animali simbolici da cui il mondo aveva avuto vita furono un 
uccello, che aveva deposto l'uovo originario, e il serpente. 


Per numerosi popoli primitivi esiste un legame associativo molto 
forte tra il serpente e il ciclo mestruale. Presso gli Indiani 
Chiriguanos, quando una ragazza ha le prime mestruazioni, le donne 
della tribù tentano di scacciare «il serpente che l'ha ferita» con 
dei bastoni, mentre le ragazze Basuto danzano intorno all'immagine 
del serpente (Theodor Reik, Pagan Rites in Judaism, New York 1964, 
pp.84). 
Anche in Portogallo il ciclo mestruale è associato al serpente, e in 
Germania nel XVIII secolo si credeva che il pelo pubico di una donna 
durante il suo ciclo, se seppellito, sarebbe diventato un serpente. 
Le tribù dell'Orinoco sostengono che i serpenti tentano di copulare 
con le donne durante il loro periodo e in India c'è un'antica 
credenza che le donne, durante questo periodo, sono possedute da uno 
spirito maligno sotto forma di serpente. Infine l'opinione rabbinica 
generale sostiene che le mestruazioni siano la punizione che il 
Signore inflisse a Eva per aver accettato la mela dal serpente 
(Louis Ginzberg, Legends of the Jews, Philadelfia 1938, p. 89 e p. 
106.). Reik sostiene che, essendo la forma del serpente simile a 
quella di un pene eretto, l'implicazione sia che la deflorazione 
prodotta da questo produca l'emorragia delle mestruazioni (T.Reik, 
op.cit. p.85). 
Ma interpretare il serpente come simbolo fallico maschile sembra un 
forzatura: gli stessi rabbini nei loro commenti confermano questa 
tesi poiché, se le mestruazioni sono la punizione del peccato, di 
che peccato si tratta? 
Eva fu deflorata solo dopo la cacciata dal Paradiso Terrestre e 
partorì Caino. Quindi il peccato di cui si tratta non è un peccato 
eterosessuale, bensì un peccato antecedente la copulazione, ma pur 
sempre in un contesto genitale. 
È molto più logico quindi associare il simbolo del serpente con la 
clitoride femminile che con il pene maschile, tramutandolo in 
simbolo fallico femminile. 
In questa ottica il peccato di Eva è identificato con la 
masturbazione, e per questo fu condannata alla deflorazione e al 
rapporto eterosessuale. 

Loreena McKennitt

2 commenti:

  1. Bellissimo scritto! anch'io sto studiando queste cose. e spesso quando sono triste sono proprio queste cose a risollevarmi il morale. sono un toccasana per l'autostima.

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