Animali Simbolo e Divinità
Nel tempo furono adottati alcuni animali a simboleggiare l'energia
di vita che pervade il cosmo: tra questi importante era la femmina
del cinghiale, sentita come il vaso-utero da cui era nato il mondo.
L'etimologia ci serve di nuovo come conferma: hys in greco significa
maiale, hysteron, come già detto, indica l'utero.
Dal punto di vista rappresentativo il suo dorso curvo era visto come
la volta del cielo e la sua pancia come la "coppa inferiore" che gli
astri percorrevano quando non erano visibili dalla Terra che si
trovava nel mezzo. Il cinghiale femmina li ingoiava con la bocca e
li partoriva da dietro, in un moto ciclico continuo. La coppa
inferiore era vista anche come simbolo della Luna Nera,
corrispondente al flusso mestruale.
Basandosi sulla ciclicità del periodo mestruale e delle fasi lunari,
si credeva inoltre che gli esseri viventi alla morte percorressero
anch'essi la coppa inferiore, o mondo invisibile, per rinascere.
Altri animali simbolici da cui il mondo aveva avuto vita furono un
uccello, che aveva deposto l'uovo originario, e il serpente.
Per numerosi popoli primitivi esiste un legame associativo molto
forte tra il serpente e il ciclo mestruale. Presso gli Indiani
Chiriguanos, quando una ragazza ha le prime mestruazioni, le donne
della tribù tentano di scacciare «il serpente che l'ha ferita» con
dei bastoni, mentre le ragazze Basuto danzano intorno all'immagine
del serpente (Theodor Reik, Pagan Rites in Judaism, New York 1964,
pp.84).
Anche in Portogallo il ciclo mestruale è associato al serpente, e in
Germania nel XVIII secolo si credeva che il pelo pubico di una donna
durante il suo ciclo, se seppellito, sarebbe diventato un serpente.
Le tribù dell'Orinoco sostengono che i serpenti tentano di copulare
con le donne durante il loro periodo e in India c'è un'antica
credenza che le donne, durante questo periodo, sono possedute da uno
spirito maligno sotto forma di serpente. Infine l'opinione rabbinica
generale sostiene che le mestruazioni siano la punizione che il
Signore inflisse a Eva per aver accettato la mela dal serpente
(Louis Ginzberg, Legends of the Jews, Philadelfia 1938, p. 89 e p.
106.). Reik sostiene che, essendo la forma del serpente simile a
quella di un pene eretto, l'implicazione sia che la deflorazione
prodotta da questo produca l'emorragia delle mestruazioni (T.Reik,
op.cit. p.85).
Ma interpretare il serpente come simbolo fallico maschile sembra un
forzatura: gli stessi rabbini nei loro commenti confermano questa
tesi poiché, se le mestruazioni sono la punizione del peccato, di
che peccato si tratta?
Eva fu deflorata solo dopo la cacciata dal Paradiso Terrestre e
partorì Caino. Quindi il peccato di cui si tratta non è un peccato
eterosessuale, bensì un peccato antecedente la copulazione, ma pur
sempre in un contesto genitale.
È molto più logico quindi associare il simbolo del serpente con la
clitoride femminile che con il pene maschile, tramutandolo in
simbolo fallico femminile.
In questa ottica il peccato di Eva è identificato con la
masturbazione, e per questo fu condannata alla deflorazione e al
rapporto eterosessuale.
Loreena McKennitt
Bellissimo scritto! anch'io sto studiando queste cose. e spesso quando sono triste sono proprio queste cose a risollevarmi il morale. sono un toccasana per l'autostima.
RispondiEliminaGrazie!
RispondiElimina