In omeopatia
quali sono i rimedi omeopatici per la candida? Le
infezioni da lievito sono
comunemente causate da un microrganismo conosciuto
come candida albicans, questa forma di lievito è
sempre presente nel corpo, tuttavia il suo numero cambia e spesso aumenta a
dismisura, a causa di uno squilibrio interno fisico che modifica l’equilibrio
acido/alcalino. Le cause possono essere: assunzione di antibiotici, cattiva
alimentazione, consumo eccessivo di zucchero, pillole anticoncezionali,
cambiamenti ormonali o compromessa funzionalità immunitaria.
Le infezioni
vaginali da lievito sono un problema comune per le donne, causano prurito,
bruciore, arrossamento, irritazione, gonfiore e la produzione di secrezioni vaginali che di solito si presentano con un
colore bianco o giallastro.
I rimedi
omeopatici possono lenire il disagio e aiutare il corpo a
superare l'infezione senza l'uso di farmaci tossici.
Tuttavia se un'infezione
vaginale dura più di una settimana, è accompagnata da perdite vaginali con un
odore particolarmente sgradevole, da febbre e da un disagio tipico di chi è
ammalato, è meglio consultare un medico. Può essere infatti che si tratti di
un'infezione causata da qualche organismo diverso da un semplice lievito.
A seguito i
rimedi consigliati dall’omeopatia
per le infezioni micotiche da Candida
Albicans e per informazioni sul dosaggio, si prega di leggere le
indicazioni alla fine di questo articolo.
Borace: si suggerisce l’uso di questo
rimedio per le infezioni micotiche della vagina con secrezioni simili al bianco
d'uovo e la sensazione che quest’ultime fuoriescano come se fosse “acqua
calda”. La vaginite che risponde al borace solitamente
appare a metà periodo tra gli intervalli mestruali. La persona che ha bisogno
questo rimedio è spesso molto sensibile al rumore e nervosa.
Calcarea
carbonica: questo
rimedio è indicato, quando la sensazione di bruciore e prurito si manifesta sia
prima che dopo il periodo mestruale. Lo scarico delle secrezioni vaginali è
latteo, di odore acre, denso e giallo. La persona che ha bisogno di questo
rimedio, ha spesso freddo, ha una corporatura robusta, ha desiderio di cibi
dolci e si stanca facilmente facendo uno sforzo.
Kali
bichromicum: questo
rimedio è indicato nei casi di vaginite dove lo scarico delle secrezioni
vaginali è giallo ed abbondante; si manifesta con un tale prurito della vulva
da causare bruciore. I sintomi possono essere più intensi al mattino. La
persona si sente meglio riposando e stando al caldo.
Kreosotum: questo rimedio è indicato per la
vaginite con secrezioni dallo scarico acquoso, sottili, con odore sgradevole,
così irritante da provocare gonfiore e prurito. I sintomi possono peggiorare al
mattino, dopo il risveglio. Le infezioni compaiono con più probabilità prima
del periodo mestruale o durante la gravidanza.
Natrum
muriaticum: si
suggerisce l’uso di questo rimedio nei casi di vaginite con scarico simile ad
albume, con prurito e che fa sentire la vagina secca ed irritata. La donna che
ha beneficio con questo rimedio sembra spesso riservata, eppure è molto emotiva
all'interno. Altre indicazioni utili per indirizzarsi su questo rimedio sono:
la preferenza di cibi salati e il non sentirsi a proprio agio all’esposizione
del sole.
Pulsatilla:questo rimedio è indicato quando
l’infezione da lievito ha sintomi che sono mutevoli. Appare uno scarico bianco
o giallastro cremoso, che può essere blando o irritante. La vagina è dolente e
le labbra possono dare prurito o bruciore. La donna che trova beneficio con
questo rimedio ha un carattere lunatico e a volte piange; necessita inoltre di
molte attenzioni ed affetto. Questo rimedio è spesso utile per la vaginite
durante la gravidanza.
Seppia: è consigliato nel caso di
infezioni vaginali da lievito con secrezioni di colore giallo con prurito, oppure bianche e “cagliate”. La
donna che trova beneficio con la Seppia spesso si sente giù ed irritabile, con
le estremità, mani e piedi, fredde ed una sensazione di debolezza nella regione
pelvica. Lo scarico delle secrezioni può essere più abbondante al mattino ed
aumentare quando si è in piedi.
Zolfo: questo rimedio è indicato in
presenza di secrezioni dal colore che sembra giallastro, di cattivo odore e che
provoca notevole bruciore e prurito. I sintomi possono essere aggravati dal
calore e dalla balneazione.
Scegliere il
rimedio che corrisponde maggiormente ai sintomi.
A meno che
non si prenda il rimedio sotto diretta indicazione e sorveglianza di un
omeopata, in condizioni di automedicazione è opportuno partire da dosaggi e
concentrazioni basse (6C, 12C, 30C).
Molti
omeopati suggeriscono che i rimedi dovrebbero essere utilizzati come segue:
prendere una dose e attendere una risposta di feed-back dall’organismo.
Se si nota
un miglioramento, continuare ad aspettare e lasciare che il rimedio agisca. Se
si tarda a vedere un miglioramento significativo o si vede chiaramente che non
c’è risposta si può prendere un'altra dose.
La frequenza
del dosaggio varia da individuo ad individuo e dalle sue condizioni.
A volte una
dose può essere presa più volte nell’arco di un'ora; altre volte una dose può
essere assunta più volte al giorno; e in alcune situazioni, una dose al giorno
(o meno) può essere sufficiente.
Se non si
vede alcuna risposta del corpo o miglioramento entro un ragionevole lasso di
tempo, optate per un rimedio diverso.
Fonte: http://www.inerboristeria.com/omeopatia-rimedi-omeopatici-per-la-candida.html
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