domenica 26 gennaio 2014

La Natura le fa Streghe

“La Natura le fa streghe. È il genio della Donna e il suo temperamento. Ella nasce Fata. Nei ricorrenti tempi
dell’esaltazione ella è Sibilla. L’amore la fa Maga. La sua accortezza, la sua malizia (spesso capricciosa e benefica) la fanno Strega, ed ella scongiura i mali, o almeno li sopisce, li elude. I viaggi ci dimostrano che ogni popolo primitivo ha i medesimi inizi. L’uomo caccia e combatte. La donna gioca d’ingegno e d’immaginazione; crea sogni e dèi. Talvolta è veggente; possiede l’ala infinita del desiderio e del sogno. Per meglio computare i tempi, osserva il cielo. Ma nondimeno la terra possiede il suo cuore. Gli occhi chini sui fiori amorevoli, giovane e fiore ella stessa, fa con essi amicizia. Donna, chiede loro di guarire coloro che ama. Semplice e commovente inizio delle religioni e delle scienze! Col tempo, tutto si dividerà; emergerà l’uomo specializzato, giullare, astrologo o profeta, negromante, prete, medico. Ma al principio la Donna è tutto. Una religione forte e vivace, quale fu il paganesimo greco, comincia con la Sibilla, finisce con la Strega. La prima, bella e vergine, in piena luce, lo cullò, gli conferì l’incanto e l’aureola. Più tardi, deluso, infermo, nelle tenebre del Medioevo, nelle lande e nelle foreste, esso fu messo in salvo dalla Strega; l’intrepida pietà di lei lo nutrì, continuò a tenerlo in vita. Così, per le religioni, la Donna è Madre, tenera custode e nutrice fedele. Gli dèi sono come gli uomini: nascono e muoiono sul suo seno”

[Jules Michelet]

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