Vi è un particolar stato di essere che sono andata scoprendo negli anni e che tutt’oggi
sperimento: la sorellanza.
La sorellanza non è sentirsi amiche. Ha nulla a che fare con l’essere legate da un filo di sangue di stampo familiare. E’ molto, molto di più. La sorellanza varca quei confini dettati da ogni convenzione, da ogni modo di pensare. Naviga in mari puliti e liberi. Sperimentare la sorellanza non è provare alcun tipo di gelosia, invidia, rabbia, rancore, aspettative. Tutte quelle emozioni che muovono qualcosa di ”basso” insomma.
Vivere la sorellanza è sentirsi partecipi della gioia dell’altra, ma non solo sentirsi, è partecipare col corpo, coi pensieri, con le emozioni tutte intere, ai successi dell’altra, alle sue conquiste, alle sue vittorie ed anche alle sue sconfitte. E’ comprendere che ogni passo che l’altra, la sorella, compie è un passso che fa per noi, è una strada che disegna per se stessa e non solo, è un sentiero che traccia per altre donne, per altre sorelle che sono in cammino.
La sorellanza è libertà dai se, dai ma, dai forse. E ancora dai sospetti che troppo spesso noi donne serbiamo nel cuore.
E’ libertà perchè sconfina in quel sentire che l’altra è parte di noi, che la sua vita è la nostra vita. Come non poterne quindi gioire.
E quando si varca questa soglia non si ha più davvero voglia di rimanere fermi a stagnare in tutto quel ”fango” in cui molto spesso noi donne amiamo veleggiare.
Si può tendere una fune questo si, ma se qualora questa fune si dovesse spezzare allora si procede oltre lasciando che quella barca prosegua seguendo il suo mare. Senza giudizio ma con la sola comprensione che ognuno è responsabile di se stesso. Nulla più.
La sorellanza è quel filo comune di sangue poiché questo a tutte noi appartiene. E’ andare nella trasparenza di uno sguardo. Nella mano tesa.
Nell'abbraccio che tutto contiene.
Fonte: http://www.glicinedorato.net/wordpress/2016/02/17/la-sorellanza/
Fonte: http://www.glicinedorato.net/wordpress/2016/02/17/la-sorellanza/
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