mercoledì 17 dicembre 2014

LE INFEZIONI VAGINALI : CONOSCIAMO LE PRINCIPALI

Le infezioni genitali femminili sono causa di fastidiosi disturbi. 
Conosciamo insieme alcune tra le più frequenti. La vagina ha una sua "flora" costituita da lattobacilli (o bacilli di Doderlein), che acidificano e proteggono dalle infezioni, ma anche da alcuni saprofiti (Escherichia coli, Streptococco, alcuni anaerobi...). 
In determinate situazioni (ad esempio durante l’assunzione di antibiotici o quando si soffre di diabete) si verifica un cambiamento di questa flora, per probabile minor difesa locale (immunodepressione), a favore della proliferazione dei saprofiti che, se superano una certa quantità, causano l’infezione.

·        Le vaginosi rappresentano la più comune infezione vulvovaginale della donna in età fertile: l’elemento caratteristico è l’alterazione della flora batterica normalmente presente. 
I     lattobacilli, ovvero i batteri “buoni” che mantengono il pH della vagina entro livelli ottimali, lasciano il posto agli altri microrganismi presenti in vagina (la Gardnerella vaginalis, la candida e il Trichomonas,) che si moltiplicano, dando origine a disturbi fastidiosi. Si tratta di un’alterazione dell’equilibrio della flora vaginale, con incremento degli agenti patogeni. Si presenta in genere alcuni giorni prima del ciclo, scompare con esso, per poi ripresentarsi poco prima del ciclo successivo. Anche la gravidanza predispone alla vaginosi. Altre cause : un’igiene intima non corretta, l’applicazione di diaframmi, ripetuti rapporti sessuali con più partner, deficit immunitari, diabete, antibiotici (che uccidono anche i lattobacilli).

Quando l’unico disturbo riscontrato è costituito da perdite maleodoranti, senza la presenza di prurito o bruciore, si parla in genere di vaginosi. Le perdite vaginali maleodoranti, che rappresentano il sintomo più caratteristico delle vaginosi, non vanno mai trascurate, perché c’è il rischio che si trasformino nelle più temibili vaginiti, soprattutto in gravidanza.

Se sono presenti tutti i sintomi classici dell’infiammazione l’ipotesi più probabile è quella di una vaginite.

·        Le vaginiti sono infiammazioni della membrana della mucosa vaginale e possono essere episodiche, recidivanti (cioè ricomparire dopo la cura) o croniche. Le cause più frequenti di vaginite sono la Candida e il Trichomonas; altri agenti infettivi che possono provocare vulvovaginiti sono per esempio la Neisseria gonorrhoeae (gonorrea), Chlamydia, Herpes simplex.

-         La Candida albicans è la specie più comune di fungo che si trova in vagina ed è l’agente responsabile della candidosi vaginale o vulvovaginite da Candida. Questa infezione che può essere trasmessa anche attraverso i rapporti sessuali (spesso le spore di questo fungo sono presenti in maniera asintomatica sul prepuzio dell’uomo). La candidosi, comunque, non viene considerata una malattia sessualmente trasmessa. Prurito, bruciore vulvare e perdite bianche (leucorrea) sono i sintomi abituali di questa infezione. I disturbi spesso peggiorano prima delle mestruazioni, probabilmente a causa di variazioni del pH vaginale. La candidosi vulvovaginale ricorrente è un’infezione cronica comune alle pazienti con scarsa o insufficiente risposta del sistema immunitario.
 
-         Il Trichomonas è un protozoo, spesso causa di infezioni vaginali (tricomoniasi vaginale). Si ritiene che la tricomoniasi sia presente, approssimativamente, in 180 milioni di donne in tutto il mondo. Questo microrganismo è stato identificato nel 30-40% dei maschi partner sessuali di donne infette. L’infezione può essere asintomatica, ma spesso si manifesta con perdite vaginali maleodoranti, giallognole, schiumose, che possono essere accompagnate da bruciore e prurito. Talvolta si presentano anche piccole emorragie. I disturbi peggiorano generalmente dopo le mestruazioni.


La cistite è un’infiammazione della vescica urinaria causata molto spesso da Escherichia coli, un batterio proveniente dall’intestino attraverso le feci o dalle secrezioni vaginali. Alcuni fattori incrementano il rischio di contrarre questo tipo di infezione, per esempio la ritenzione urinaria, irritazioni, la disfunzione del sistema immunitario, estendendosi fino ai reni e peggiorando la sintomatologia : minzione dolorosa, bruciore, frequenti stimoli a urinare, dolore della zona pelvica, febbre e dolori della zona lombare (quando l’infezione si estende ai reni).

Dot.ssa Federica Pierozzi

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